La memoria dell’Olocausto

L’Olocausto, realizzato sui territori polacchi occupati dai tedeschi, faceva parte del piano nazista finalizzato allo sterminio degli ebrei.  Milioni di persone furono uccise nei campi della morte, organizzati dai tedeschi nelle zone occupate della Polonia (Auschwitz-Birkenau, Treblinka, Majdanek, Bełżec, Sobibór, Chełmno), o morirono nei ghetti istituiti presso le città polacche invase.  

Questo percorso ci permette di conoscere le vicende della comunità ebraica nel periodo dell’occupazione. I luoghi dello sterminio, ancora visibili, sono una testimonianza della crudeltà disumana di quel periodo. 

Giorno 1

Varsavia

Visita dei luoghi legati alla comunità ebraica ed alla martirologia degli ebrei nel periodo bellico. Visita dell’area occupata dal ghetto ebraico – il più esteso dell’Europa controllata dai nazisti. Ai quei tempi, essendo completamente circondato da un muro, era isolato dal resto della città. Gli abitanti del ghetto soffrivano la fame ed erano esposti a innumerevoli epidemie. Nell’aprile del 1943 ebbe inizio la rivolta del ghetto. Nonostante l’area sia stata quasi completamente rasa al suolo, esistono ancora luoghi che ci ricordano quei giorni: il cimitero ebraico, Umshlagplatz, Piazza Grzybowski con il teatro ebraico, la Sinagoga Nożyków, via Złota (dove sono tuttora visibili elementi del ghetto), nonché il Monumento agli Eroi del Ghetto.

Giorno 2

Treblinka

Nord-est di Varsavia.  In questo campo di sterminio, luogo di uccisioni di massa negli anni 1941-1944, persero la vita centinaia di migliaia di Ebrei. Il campo era circondato da un’alta recinzione in filo spinato, cammuffata da piante rampicanti, in modo tale da nascondere ciò che accadeva al suo interno. Il luogo dove si trovavano le camere a gas, ai nostri giorni, ospita un grande monumento circondato da migliaia id lapidi simboliche, che rappresentano i villaggi, le città ed i paesi dai quali furono deportate le vittime deportate a Treblinka.

Giorno 3

Lublin

Uscita mattutina dall’albergo per visitare Lublino. La comunità ebraica di Lublino era nota in tutto il mondo, anche grazie alla scuola talmudica, alle sinagoghe ed alla biblioteca rabbinica.

La scuola rabbinica era una delle più grandi e prestigiose  a livello planetario. Durante la II Guerra Mondiale, nella città di Lublino, gli Ebrei furono deportati nei campi di sterminio di Bełżec e Majdanek.

Il campo di Majdanek

fu utilizzato dal 1941 al 1944. Oggi si tratta di un museo circondato da filo spinato, con torri di guardia, baracche, un grande monumento ed un mausoleo..

Giorno 4

Leżajsk

Visita del cimitero ebraico con la tomba dello zaddiq Elimelech (uno dei più importanti membri del movimento cassidico, filosofo e psicologo).

Attualmente, la città è meta di pellegrinaggi da parte degli Ebrei di tutto il mondo.

Bełżec

Il campo di sterminio di Bełżec era situato nella parte centro-meridionale del distretto di Lublino. Fu utilizzato nel periodo 1941-1943. La sua posizione permise di trasformare questo luogo nella sede di omicidi di massa perpetrati a danno di tutte le comunità ebraiche provenienti dalle zone orientali della Polonia e dall’attuale Ucraina.

Tarnów

dove in via degli Ebrei (ulica Żydowska) potremo trovare le tracce della mezuzah sugli stipiti delle porte, la bimah (unico elemento rimasto della Vecchia Sinagoga), la mikve, i resti del cimitero ebraico.

Giorno 5

Cracovia

Riscoperta delle tracce della comunità ebraica e della sua cultura mediante la visita di Kazimierz.

In passato, questo quartiere di Cracovia era una città autonoma, centro della religione ebraica, della cultura e della scienza, nonché sede della popolazione giudaica prima della guerra. L’area, rasa al suo durante l’occupazione, è stata ricostruita e ristrutturata in modo tale da poter ammirare l’architettura monumentale e scoprire la vita quotidiana degli Ebrei. Ogni angolo di Kazimierz è testimone della storia degli Ebrei polacchi, visibile nei tanti vicoli, nelle sinagoghe, nonché presso il cimitero ebraico.

Esiste la possibilità di visitare la Vecchia Sinagoga con il Museo, la Sinagoga Remuh con il suo cimitero, la Sinagoga Tempel o la Sinagoga di Isacco. Trasferimento al quartiere Podgórze – sede del ghetto di Cracovia, della Fabbrica di Schindler e della Farmacia “Pod Orłem”, gestita dall’unico polacco rimasto nel ghetto fino alla sua liquidazione. Un altro luogo di grande valore storico è Płaszów – già campo di lavoro hitleriano. Possibilità di conoscere la realtà di quei tempi durante incontri con persone sopravvissute all’Olocausto o con rappresentanti dei Giusti tra le Nazioni del Mondo (persone che hanno salvato le vite degli Ebrei nel corso della II Guerra Mondiale).

Giorno 6

Auschwitz-Birkenau

Auschwitz-Birkenau, ex campo di concentramento, simbolo dell’orrore, della bestialità e della crudeltà. Il campo fu eretto da tedeschi nel 1940 per i cittadini polacchi. A partire dal 1942, Auschwitz divenne la sede principale dello sterminio di massa di quasi un milione di Ebrei (provenienti da diversi paesi d’Europa), nonché di polacchi, Rom, prigionieri sovietici e rappresentanti di altre nazionalità.

Le rovine delle camere a gas, i chilometri di filo spinato, le baracche in legno e la banchina ferroviaria dove venivano scaricati i prigionieri ci ricordano un passato terrificante  Le fotografie, i documenti recuperati, le tonnellate di capelli e di scarpe, simboleggiano il livello di crudeltà raggiunto.

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